Vi sono criteri eccessivamente stringenti o ritenuti inappropriati e/o distanti dalla realtà assistenziale che determinano un rallentamento dei processi o costi aggiuntivi in fase di accreditamento?
In Basilicata, purtroppo, ancora non sono stati definiti e codificati dei criteri che orientassero le procedure di accreditamento dei servizi di Cure Domiciliari. Vengono posti unicamente dei vincoli di partecipazione alle gare per l’affidamento di tali servizi, come il possesso della certificazione ISO 9001 e di capacità tecnico-gestionale (volumi di fatturato). Si ritiene, tuttavia, che il prossimo Piano Sanitario Regionale contenga criteri che meglio definiscano i processi di accreditamento tendenti, appunto, al miglioramento del Servizio.
Quali sono le principali difficoltà nelle gare di appalto? Cosa crea incertezza in fase di rinnovo del contratto? Vi sono rallentamenti o sospensione delle attività assistenziali nei periodi di transizione tra un incarico e il successivo?
Indubbio sostenere che le gare d’appalto hanno tempi particolarmente lunghi. Tuttavia la criticità che emerge è che gli elementi che qualificano il servizio come il know-how maturato in vari anni di gestione, la capacità di leggere e interpretare in modo puntuale i bisogni emergenti e un territorio sempre più attento alla diffusione di tale servizio, l’aumentata maturità del cittadino-utente (sempre più attento a vedere soddisfatti i propri diritti, soprattutto in sanità), l’aver creato una rete di comunicazione efficace con tutti gli stakeholders (medici di medicina generale, ospedali, distretti sanitari, etc.), tutto ciò alle soglie dell’espletamento di un gara d’appalto rischia di essere annullato se non azzerato e non costituente, ad esempio, pre-requisito d’elezione. E quindi, conseguentemente, i tempi rischiano di allungarsi sia in fase di gara che all’avvio di un nuovo servizio.
Vi sono ritardi da parte della regione nella rendicontazione dei servizi erogati? Vi è uniformità nei tariffari prestazionali tra Asl/regioni diverse oppure la stessa prestazione viene rimborsata differentemente da realtà a realtà?
Si ritiene che la Regione Basilicata sconti un ritardo nella rendicontazione che può considerarsi fisiologico. E’ da sottolineare, però, che questa regione ha mostrato nel corso degli anni grande lungimiranza scommettendo molto sul servizio di Cure Domiciliari, e ne è oggi testimonianza il fatto che l’intera regione “governa” l’ADI in modo uniforme. Regione e Aziende Sanitarie si sono mosse secondo un unicum dando vita a un modello riconosciuto come particolarmente efficace e di qualità. A ciò si aggiunga la fattiva collaborazione di Auxilium con i Centri di Coordinamento ADI, consapevoli che l’idem sentire di tali processi non può che contribuire a offrire servizi sempre più improntati a riconoscere il domicilio come luogo d’elezione di cura al pari di quelli cosiddetti “canonici”, per questi motivi abbiamo deciso di sostenere l’indagine ADI promossa da Italia Longeva.
Quali indicazioni potrebbero essere avanzate alle istituzioni al fine di generare procedure burocratiche più snelle garantendo al contempo elevati standard di qualità dell’assistenza al cittadino?
La Regione Basilicata può certamente essere definita come il luogo in cui la “rivoluzione” del passaggio “dalla cura al prendersi cura” è un fatto compiuto e acclarato. Oggi si deve discutere unicamente del fatto che bisogna procedere verso criteri di qualità ulteriori ed evolutivi rispetto al passato, sia perché siamo in presenza di un cittadino maturo e consapevole sia perché il domicilio viene non solo rivalutato ma deve rappresentare un luogo privilegiato di cura. Dove l’utente, circondato dagli affetti familiari, è parte attiva del percorso di cura condividendone modalità e gestione. Le procedure burocratiche, che pure vanno snellite, devono necessariamente passare in secondo piano guardando a un obiettivo di gran lunga orientato alla capacità di saper leggere e interpretare questi nuovi scenari. Uomini, strategie e mezzi (come la tecnoassistenza) che devono essere coniugati in un modello strategico-operativo che guardi al futuro.