Come si sposano la Connected Health e l’ADI?
Le tecnologie digitali giocano un importante ruolo nel garantire una migliore qualità di vita. Ancor di più se le tecnologie trovano applicazione in quei setting assistenziali dove quotidianità ed innovazione possono trovare l’ambiente ideale per avviare un processo di cambiamento.
Le tecnologie da sole non bastano, serve un modello di integrazione di servizi attraverso il quale le persone, i processi e le tecnologie danno vita ad un nuovo paradigma assistenziale per garantire maggiore accesso, qualità e sostenibilità delle cure e dell’assistenza.
Questa è l’opportunità che oggi offrono i nuovi modelli di gestione remota di Tecnoassistenza e Telemedicina integrati con i servizi sanitari e socio-sanitari, ospedalieri e territoriali, per una assistenza che meglio risponde alle esigenze della persona, del suo setting domiciliare e familiare e di sostenibilità del SSN.
Quali sono i benefici che si potrebbero ottenere con una maggiore implementazione della Connected Health nell’assistenza domiciliare in termini di sostenibilità e qualità dei servizi offerti?
L’ADI integrata con soluzioni di Connected Health può dare vita ad un modello che offre maggiore eguaglianza ed accessibilità a percorsi assistenziali e di cura con elevati standard qualitativi e senza vincoli di spazio e di tempo, che migliorano l’efficienza del sistema, la qualità della vita delle persone e di coloro che se ne prendono cura.
Un modello di gestione integrata dell’individuo per la presa in carico globale del paziente, che integra finalmente tutti gli aspetti assistenziali in una organizzata e coordinata risposta ai bisogni della persona e del sistema. Un modello in cui la tecnologia consente di ridisegnare i processi assistenziali e i Pazienti posso vivere il proprio percorso di salute com maggiore qualità e risposta dal sistema, dove gli operatori sociosanitari possono ampliare la loro azione e dove le aziende sanitarie possono disegnare percorsi assistenziali e di cura integrati basati sulla cooperazione, sulla condivisione ed analisi dei dati.
L’obiettivo ultimo è migliorare la qualità di vita delle persone e garantire maggiore sostenibilità del sistema: per farlo, occorre dare a tutti gli attori coinvolti nel modello, quali Pazienti, Caregiver, operatori sanitari e socio-sanitari, servizi e tecnologie semplici, affidabili ed utili. Serve un Centro Servizi qualificato e capace di dare assistenza personalizzata grazie a strumenti di valutazione ed analisi dei bisogni e dei comportamenti; una piattaforma tecnologica gestionale e clinica affidabile, integrata e certificata; APP per accedere a servizi informativi, educativi ed amministrativi; dispositivi medici di autocontrollo e connessi al sistema; strumenti digitali innovativi agli operatori domiciliari; strumenti di governance e di valutazione della performance e di miglioramento dei processi agli amministratori.
Connected Health, continuità assistenziale e domiciliarità potranno consentire una più efficace ed efficiente gestione della salute in termini di miglior controllo dell’evoluzione della malattia, riduzione dei costi sociali e risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale.
La Connected Health sarà oggetto della discussione della tavola rotonda del prossimo 12 marzo. Cosa si aspetta e quali pensa siano gli aspetti cruciali che meritano di essere discussi in questa importante occasione di incontro e confronto?
Guardando ai dati demografici del nostro paese ed al continuo progresso della medicina e della tecnologia, la domiciliarità e territorialità dell’assistenza sarà l’elemento cruciale e strategico di una politica di welfare orientata al futuro. Non è pensabile di affrontare le nuove sfide con vecchie soluzioni. Serve innovazione e nuovi paradigmi assistenziali. La tecnologia è imprescindibile e l’elemento abilitante per un nuovo modello di assistenza moderno e sostenibile. Le soluzioni valide non mancano. Sono confidente che la tavola rotonda sarà occasione di confrontro e discussione di criticità ed opportunità per un nuovo modello di Long-Term Care.