Con il Progetto Obiettivo Anziani promosso dal Piano Sanitario Nazionale nel 2004, è stato introdotto il servizio delle Unità di Valutazione Geriatrica (U.V.G.) attive presso numerose ASL italiane quali quelle piemontesi, quelle di Roma, di Modena, Ferrara.
Si tratta di commissioni multidisciplinari composte da diversi operatori,medici, infermieri professionali, assistenti sociali che mettono a disposizione le proprie competenze professionali allo scopo di valutare i bisogni dell’anziano e di proporre degli interventi assistenziali utili a risolvere le problematiche di tipo sanitario e di tipo sociale. A formare la commissione vi possono essere altre figure professionali la cui presenza sia ritenuta necessario a seconda del caso trattato.
Il medico di famiglia, qualora necessario, può accompagnare il proprio assistito e presenziare in sede di valutazione.
Il ruolo dell’UVG è quello di valutare il livello di non autosufficienza dell’anziano e quindi di identificare le soluzioni più consone a risolvere o prevenire problematiche sociali e sanitarie, optando fra differenti strategie di intervento quali cure domiciliari in lungoassistenza, ricovero in residenze sanitarie assistenziali, centro diurno Alzheimer, ricovero di sollievo.
Nel caso in cui sia necessario inserire l’anziano in una struttura socio-sanitaria, la commissione della Unità di Valutazione Geriatrica, nell’assegnare il punteggio, deve tener conto, oltre che del grado di salute e autonomia anche della situazione familiare e abitativa del richiedente.
La modalità di accesso alle UVG può avvenire sia direttamente, che tramite il medico di base o dello specialista ospedaliero. Generalmente lo sportello di riferimento è collocato presso la sede del distretto dell’Azienda Sanitaria Locale.
Il servizio erogato dalle Unità di Valutazione Geriatrica è a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Redazione Italia Longeva